Decreto Omnibus: alcuni aspetti sul lavoro 

Prorogata l’assicurazione INAIL per la scuola, introdotti nuovi contratti nell’ambito della ricerca (Presidenza del consiglio dei ministri, comunicato 7 agosto 2024, n. 91).

Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge (cosiddetto Decreto Omnibus) che dispone un ampio raggio di misure fiscali ed economiche. In particolare, alcune tra queste assumono un carattere maggiormente lavoristico, ad esempio la conferma dell’assicurazione per studenti e personale della scuola.

Inoltre, il Governo ha anche dato l’ok a un disegno di legge con disposizioni in materia di valorizzazione e promozione della ricerca. Tale provvedimento introduce, tra l’altro, nuove tipologie di contratti per il personale della ricerca.

La tutela assicurativa nella scuola

Viene estesa anche per l’anno scolastico e per l’anno accademico 2024-2025 la tutela assicurativa degli studenti e del personale del sistema nazionale di istruzione e formazione, della formazione terziaria professionalizzante e della formazione superiore. A tale scopo vengono messi a disposizione 48 milioni di euro.

I provvedimenti sul mondo della ricerca

In questo caso gli interventi si pongono l’obiettivo di riformare, nell’ambito del percorso universitario e della ricerca, il cosiddetto “pre-ruolo”, ossia quel segmento che intercorre tra il completamento del percorso di formazione superiore e l’avvio dell’attività di ricerca individuale, con l’obiettivo di rendere il sistema di reclutamento maggiormente rispondente alle attuali esigenze del mondo della ricerca.

Inoltre, il provvedimento mira a superare l’imbuto che si è determinato, in base alla legislazione vigente, all’accesso ai canali del pre-ruolo per la carriera accademica e della ricerca e a valorizzare i giovani. A questo scopo, si introducono 3 nuove e distinte tipologie contrattuali: contratti post-doc; borse di assistenti all’attività di ricerca; contratti di professore aggiunto, attivabili nel settore della ricerca universitaria, dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) e delle Scuole universitarie superiori e degli enti pubblici di ricerca.

Infine, viene previsto che gli studenti universitari, nell’ambito delle attività per il diritto allo studio erogate da università, AFAM ed enti regionali, possano collaborare anche alle attività connesse all’assistenza alla ricerca.